Chi siamo

Truscia è il marchio dell'Azienda Agricola Venturi di Davoli Maria. Il verde dei ramoscelli d'ulivo e dei suoi frutti rappresenta il profondo legame dei suoi fondatori con il territorio di San Pietro a Maida (CZ), Città dell'olio di oliva. Ai piedi del monte Contessa, le colline di San Pietro a Maida sorgono a ovest dell'istmo di Catanzaro, il punto più stretto d'Europa (27 Km), così descritto dal dott. Pietro Gullo, ex Presidente dell'Associazione Regionale Degustatori Oli:

"[...] L'istmo è formato: da una parte dal verdeggiante triangolo della piana di Sant'Eufemia, tra il Tirreno e le colline di San Pietro a Maida, dai contrafforti meridionali dei monti Mancuso e Reventino: dall'altro versante  da una regione interna di bassi rilievi, compresi tra il Corace e le Serre e dalla breve pianura litoranea ionica a Nord della Punta di Stalettì, fino alla marina di Catanzaro. In complesso è un vasto avvallamento costellato da numerose località di forte attrazione dal punto di vista archeologico, agricolo e ambientale, dove, pur spirando perenni i venti, il clima è mite con un cielo sereno per buona parte dell'anno e dove è possibile passare in breve tempo da un mare all'altro e dal mare alla montagna e dalla montagna al mare, cioè da un ambiente caldo-secco a zone umide-fresche; questo ha da sempre favorito la biodiversità anche in agricoltura, con lo sviluppo della macchia mediterranea e di coltivazioni di altissimo pregio, tra cui s'impongono all'attenzione per la loro maestosità centinaia di migliaia di esemplari di atavici uliveti [...]." (L'Ampolla di Nausicaa, Pietro Gullo, Rubbettino, 2016) 

La tradizione olivicola calabrese si caratterizza per la presenza di 3 oli DOP: “Bruzio”, “Lametia”, “Alto Crotonese” con caratteristiche diverse e regolamentate da specifici disciplinari. Le aree maggiormente vocate alla coltivazione dell’olivo sono quelle del cosentino, del lametino e del reggino. Nell’areale cosentino, tra le cultivar autoctone più diffuse, la Carolea, la Coratina, la Tondina e l’Ottobratica.

La Piana di Gioia Tauro (ca. 33.000 gli ettari olivetati) si caratterizza per la presenza di “giganti” secolari, che superano i 20 metri. Anche qui numerose le varietà costituenti il “bosco degli ulivi”: l’Ottobratica, la Sinopolese, la Roggianella, il Leccino. Nella Locride, invece, dove le piante vengono coltivate con habitus vegetativo basso, si ottiene olio di elevata qualità da cultivar come la Geracese (o Grossa di Gerace) e la Nocellara. Componente fondamentale della dieta mediterranea l’olio è protagonista indiscusso della gastronomia, utilizzato sia con cibi cotti che crudi. 

Il marchio Truscia vuole esportare la tradizione di un olio extravergine di oliva di qualità superiore al di là dei confini regionali e nazionali.